*Special Thanks to Daphne Eleusinia for translating this article into Italian
Domandate ad un
Greco cosa significa Hellenismo e potreste essere sorpresi dalla loro replica.
Le risposte possono infatti variare da qualsiasi cosa che abbia a che vedere
con la Cultura Ellenica, la lingua, oppure con i Greci stessi, ma a proposito
di una visione del mondo? In tempi recenti, Hellenismo è un termine che è stato
usato, sia dagli studiosi sia dai Greci stessi, per identificare la totalità
della popolazione Ellenica e la loro cultura, includendo non solo l’antica
Grecia e la sua civiltà, ma anche l’Impero Romano d’Oriente e lo Stato Greco
moderno. Tuttavia, ci sono alcuni con
un argomento veramente convincente che non sarebbero d'accordo
con questa definizione. Per queste persone, nel momento
in cui i Greci ruppero con le loro tradizioni ancestrali e adottarono la fede
cristiana e, attraverso di essa, una visione biblica del mondo, nacque una
nuova eredità. Questa mescolanza Greco-Romana con la cristianità ha portato
alla nascita della Romiosini, che da allora si è sempre mascherata come Hellenismo.
Questa spaccatura
filosofica all’interno dell’ethnos Ellenico accadde durante i primi tempi della
cristianità, quando gli Elleni che avevano adottato la fede cristiana
iniziarono ad identificarsi come Romioi (Romani) e, in alcuni casi, come Greci.
[1] E’
attorno a questo periodo che la parola ‘Elleno’ divenne sinonimo di coloro che
non si erano convertiti alla nuova fede, ed erano rimasti fedeli alle loro
tradizioni ancestrali. [1] Coloro che avevano preservato le tradizioni
infine iniziarono a definire se stessi Ethnikoi. [2].
Oggi in Ellade il
numero complessivo degli Ethnikoi non è noto; tuttavia alcune stime sostengono che ci sono circa 2.000 aderenti
alle antiche tradizioni e 100.000
simpatizzanti [3]. Indicato semplicemente
come Hellenismos, il
movimento e / o metodologia per ristabilire
questa "religione" storica precristiana della Grecia antica è noto come Ricostruzionismo Ellenico.
La Teologia e le Pratiche dell’Hellenismos
“Gli ‘Ethnikoi
Hellenes’ percepiscono il Cosmo come un essere auto-generato, infinito, un’entità
‘ordinata e ornata’ che è sorta da se stessa, e noi, come qualsiasi altra cosa
esistente, non siamo altro che parti organiche infinitamente piccole di questa
entità.” [2]. Il
moderno Hellenismos è non-dogmatico, nel senso abramitico; può essere concepito
più come ortoprassi che come ortodossia. Per coloro che non hanno famigliarità
con questa terminologia, il primo termine pone l’accento sulla condotta, mentre
il secondo sulla fede cieca. Questo non equivale a dire che Hellenismos non ha
un sistema filosofico di valori, ma che al contrario non pone l’accento su di
un sistema centralizzato di credenze aventi forma di dogmi. Piuttosto, si
concentra su questioni quali l’integrità culturale, attraverso la trasmissione
delle tradizioni, la visione del mondo ed i sistemi etici.
I Politeisti
Ellenici venerano il Pantheon Ellenico degli Dei ancestrali (Olimpi e Ctoni),
divinità naturali, e gli antichi Eroi, ed onorano i propri Antenati, sia fisici
che ancestrali. Come dichiarato dal Consiglio Supremo degli Ethnikoi Ellenici
(YSEE) “I nostri Dei sono una moltitudine di essere
immortali, ripartiti, ‘forze’, e non personalità, autosufficienti e che
traggono energia da se stessi, che abitano questa ‘Unità’ che ha generato se
stessa. Sono multiple espressioni di questa Unità, che danno sostanza e ordine
al Cosmo e lo mantengono interconnesso ed armonioso.” [2].
Dal momento che
gli antichi Elleni non avevano una teologia o una dottrina sistematizzata, i
moderni aderenti sintetizzano la loro teologia da una ricca collezione di testi
e di antiche scuole della Filosofia Ellenica, come Neoplatonismo e Stoicismo,
per nominarne giusto alcune. Le loro convinzioni etniche sono ispirate alle
antiche virtù Elleniche, come la razionalità, la reciprocità, l’ospitalità, il
dominio di sé, la moderazione ed il sacrificio eroico di se stessi.
Gli Ethnikoi
Hellenes dell’Italia
Quando i Greci della Diaspora discutono il patrimonio Ellenico dell'Italia,
pensano subito "Magna Grecia" o al popolo Griko del Sud Italia. Tuttavia, vi è un
patrimonio vivente, completamente sconosciuto, cui non si è mai pensato, quello
degli Ethnikoi d’Italia. E 'qui che vorrei
introdurre il lettore ad una giovane donna di nome Laura Mainardi. Conosciuta
come Daphne Eleusinia dalla maggior parte delle persone, Daphne è una Polisteista Ellenica di 30 anni che vive a Milano. Come legame
in una catena dimenticata del patrimonio
Italico e Siciliano, ero curioso di
saperne di più, e sono stato onorato
di avere la possibilità di chiacchierare con Daphne a proposito
dei Politeisti Ellenici d'Italia.
Intervista
Cosa ha portato
una donna di Milano ad adottare l’antica Religione Ellenica?
R: è abbastanza difficile rispondere con
precisione a questa domanda, poiché un amore ed un interesse profondo verso la
Religione Ellenica mi hanno sempre accompagnata, fin dall’infanzia. I miei
primi ricordi sono colmi di memorie dei miei viaggi in Ellade e Magna Grecia
con i miei genitori, di Templi e di immagini degli Dei, e di me stessa abituata
a pregarLi, fin da quando ero bambina. In fondo, il primo libro che lessi
riguardava l’antica mitologia ellenica, e tutto ciò ha condizionato, e ancora
condiziona, la mia vita in un modo che trovo bellissimo. Avevo poi circa
quindici anni, quando cominciai a leggere seriamente i dialoghi di Platone, e
verso di lui ho il più grande dei debiti poiché fu da allora che iniziai a
seguire apertamente la Religione Ellenica, dicendo appunto a tutti, insegnanti,
amici e famigliari: “ebbene sì, venero gli Dei, esattamente come faceva
Platone, l’eccellente Filosofo!” Così, la mia sensazione è sempre stata quella
di aver ricevuto un grandissimo dono essendo giunta a conoscere la Tradizione
Ellenica, e quando si riceve un simile dono si ha un immenso debito di
gratitudine, un debito che cerco di ripagare diffondendo la conoscenza che ho
ricevuto ed incoraggiando le persone, in tutto il mondo, a studiare,
comprendere ed amare la Religione Ellenica, la sua storia, i suoi Eroi e i suoi
valori come doni all’intera umanità.
Quale genere di
educazione religiosa hai ricevuto; e quale genere di reazione hai ricevuto da
parte della famiglia e degli amici dopo aver deciso di seguire l’Ellenismo?
R: La mia famiglia era moderatamente
cattolica. Così, sono stata cresciuta in un ambiente moderatamente cristiano,
ma i miei genitori mi hanno sempre incoraggiata a cercare la mia strada, e ad
usare la mia mente per non diventare giusto un’altra pecora nel gregge. Stando
così le cose, non ho avuto alcun problema con la mia famiglia; al contrario,
anche mio padre ha iniziato a praticare la Religione Ellenica! Famigliari ed
amici, anche coloro che non seguono le antiche Tradizioni, rispettano la mia
scelta. Hanno visto e compreso che non si tratta di una ‘moda’ o di qualcosa di
‘leggero’, ma di qualcosa assai serio, cui ho dedicato tutta la mia vita.
Essendo l’Italia
un paese devoto alla religione cattolica, quali reazioni fronteggiano coloro
che decidono di seguire il Politeismo?
R: Sfortunatamente l’Italia è fortemente
influenzata dalla presenza dello Stato del Vaticano, un’influenza visibile in
molti campi: politica, economia e, naturalmente, religione. Però, d’altro
canto, le chiese sono ormai praticamente vuote e davvero pochi definirebbero se
stessi ‘buoni cristiani’. Così abbiamo un paese che è formalmente la sede del
cattolicesimo, con una popolazione che non si cura quasi per nulla dei dettati
del Vaticano. In più, recentemente, lo Stato Italiano ha riconosciuto come
religioni ufficiali anche Induismo e Buddhismo, ed è evidente che molti
Politeisti desidererebbero lo stesso riconoscimento. Devo dire che ci troviamo
a fronteggiare due generi di reazioni: una è di apertura e curiosità, interesse
e rispetto- ed è, fortunatamente, quella prevalente. Ci sono però anche casi di
grande intolleranza: alcuni amici, ad esempio, avevano eretto dei pubblici
altari e li hanno ritrovati distrutti, le pietre gettate qua e là, proprio come
nell’antichità, quando preti e monaci viaggiavano per tutta l’Europa al fine di
distruggere ogni singola immagine ed altare dedicato agli Dei: lo stesso
fanatismo. Dobbiamo anche fronteggiare una propaganda malevola contro di noi,
che ci dipinge, come detto dal papa, come adoratori di Satana, persine malvagie
senza valori, persone folli o semplicemente nostalgiche, e simili. Penso che l’unica
mezzo con cui far cambiare idea alla popolazione nei confronti delle antiche
Religioni e dei loro seguaci sia dimostrare praticamente cosa siamo, quali sono
i nostri valori e, cosa più importante, mostrare quale è il nostro Ideale.
Abbiamo ora una grande possibilità, dal momento che, come ho detto, la gente è
stanca del modello offerto dal cristianesimo ed è desiderosa di scoprire se ne
esiste un altro, se esiste un’altra possibilità. Il nostro dovere è dire loro:
sì, esiste un’altra possibilità, ed è quella dei nostri comuni Antenati!
Parlami un po’
della comunità Ellenica Politeista in Italia.
R: Per prima cosa, devo dire che la comunità Ellenica
in Italia è un fenomeno abbastanza particolare, in quanto non abbiamo
un’associazione ‘formale’, e per questo motivo non posso dirti precisamente
quanti siamo. Posso però dire che noi consideriamo chiunque sia un devoto e
condivida i valori del mondo Greco- Romano come membro della nostra comunità.
Abbastanza curiosamente, la Comunità Ellenica-
Hellenismo- nacque come ‘simposio virtuale’, circa tre anni fa. Diversi amici
unirono le forze desiderando creare un gruppo/comunità per condividere conoscenza,
esperienze, pensieri e dubbi … desideravamo in definitiva poter crescere dal
punto di vista spirituale, contro la degradazione e la decadenza del mondo
contemporaneo, e motivare anche altre persone interessate a seguire lo stesso
percorso. Più lavoravamo e più notavamo una crescente richiesta di più
conoscenze, più dialoghi ed eventi, etc. Dopo tre anni, abbiamo una crescente
partecipazione da parte di persone che sentono un’attrazione verso la Religione
Ellenica ed i suoi valori. La mia speranza è che questo possa essere giusto
l’inizio di un fenomeno più ampio e radicale, come fu il Rinascimento, la
cui grandezza si basava in effetti sui principi del mondo Greco-Romano- ed è
precisamente quanto è necessario nella situazione attuale. Dobbiamo prima
creare un Rinascimento culturale e poi, naturalmente, seguirà quello religioso
perché, come dicevano gli Antichi, ogni movimento ascendente dell’anima inizia
con l’acquisizione della conoscenza.
L'unico problema attualmente è
la visibilità. Infatti siamo scarsamente
conosciuti al di fuori della sfera dei Politeisti, e abbiamo invece bisogno di
raggiungere più persone per diffondere il nostro messaggio. E’ per questo che
ho sempre insistito sull’opportunità offerta dalle moderne tecnologie,
attraverso cui possiamo raggiungere una
gamma più ampia di persone. Ad esempio, ho deciso di
pubblicare la nostra rivista mensile online e quindi gratuita per tutti e, dopo
un anno di pubblicazioni, abbiamo un totale complessivo di migliaia di lettori,
non solo nella comunità Politeista, ma anche studiosi, studenti e persone
‘comuni’..persone che scrivono commenti come questo: “questi sono la nostra
cultura e il nostro patrimonio ancestrale, questa è paideia dell’anima” oppure
“vedo qui ciò che rappresenta il meglio della civiltà occidentale, l’ideale
della Grecia non è mai morto, un archetipo millenario non può scomparire.”
‘Formalmente’ queste persone non fanno parte della nostra comunità, non
conosciamo neppure i loro nomi al di fuori di internet, eppure possiamo dire
che il messaggio li ha raggiunti e che essi sono pronti per il nuovo
Rinascimento.
Quali altre attività porta avanti la vostra comunità?
R: come comunità, ancora non abbiamo iniziato a
tenere celebrazioni pubbliche, soprattutto perché viviamo molto lontani gli uni
dagli altri ed è praticamente impossibile incontrarci regolarmente. Abbiamo
piccoli gruppi sparsi nel territorio, i quali celebrano privatamente i
principali rituali della nostra Tradizione. Per questo, incoraggiamo fortemente
ciascuno ad intraprendere il culto privato nel proprio oikos, seguendo il
calendario religioso che abbiamo ricostruito- il Calendario Attico- che non è
il risultato di invenzioni o di aggiunte arbitrarie, al contrario è
filologicamente valido e al contempo è perfettamente applicabile ai giorni
nostri. Lo stesso vale per i manuali di base che stiamo creando per il culto
domestico, su purificazioni, libagioni e gli altri rituali necessari. Allo
stesso tempo, siamo convinti che sia necessario diffondere tali conoscenze il
più possibile, e questa è la nostra attività principale. Promuoviamo il dialogo
sui nostri gruppi e blog, stiamo continuando a pubblicare online la nostra
rivista che contiene il risultato di tali dialoghi e del prezioso ed
appassionato lavoro dei nostri amici. Abbiamo recentemente iniziato a pubblicare
anche dei testi: l’ultimo è a proposito delle antiche poetesse dell’Ellade,
come Corinna ed Erinna, che sono scarsamente conosciute al di fuori della
cerchia degli studiosi e che non erano mai state tradotte prima in italiano.
Quando la nostra conversazione stava giungendo al termine, avevo solo una
domanda in mente. Daphne si considera un Ethniko o un’Italiana Ellena?
R: non è semplice rispondere a questa domanda. Ho
spesso riflettuto su questo problema e sono giunta a questa conclusione:
certamente sono nata in Italia e amo questo paese, è un luogo bellissimo e
ricco di antiche città, cultura, tradizioni, etc, e tutto ciò avrà sempre
importanza per me. Allo stesso tempo, l’unico luogo che ho sempre percepito
come ‘patria, terra degli Antenati’ è l’Ellade, quindi, alla fine, la mia
risposta può solo essere “"Ethniko Hellene".
L’immagine ‘tabù’ del Politeismo Ellenico presso i
Greci in America
Per molti fra i
Greci che vivono in America e all’interno della stessa Diaspora, l’idea del
Politeismo Ellenico sembra essere un po’ un tabù. Ho sentito molti Greci dire
privatamente “io non mi unisco a quel genere di persone” o cercare di ritrarre
il movimento del Ricostruzionismo Ellenico come una cospirazione, in cui
‘massoni e altra gente simile’ stanno cercando di dividere il popolo Greco.
Secondo me, questa è un atteggiamento estremamente ignorante e per di più
proprio di una mentalità chiusa, specialmente quando parliamo di persone che
onorano le idee dei nostri Antenati. Se questo sistema di credenze era
abbastanza buono da incontrare i favori di Platone ed Aristotele; la causa che
sta dietro il Rinascimento, e la guida di pensiero che condusse alla
democrazia, perché dovrebbe essere così tabù o essere considerato in modo
negativo? Perché coloro che scelgono di seguirlo devono essere considerati in
modo differente all’interno della nostra comunità?
Oggi, ciò che
rimane della Civilizzazione Greca in Italia è ben più del popolo Griko o dei
siti archeologici della Magna Grecia. Per la prima volta dopo generazioni,
adesso ci sono anche gli Ethnikoi. Comunità come questa sono per i Greci un’opportunità
per riallacciarsi ad una parte completamente dimenticata e trascurata della
nostra Diaspora. Queste comunità di Ethnikoi dovrebbero essere abbracciate
dall’intera Diaspora Greca e non solo da altri Ethnikoi.
Fonti:
[1]Rassias, Vlassis G. TheEnglish Lexicon of Standard Terminology for Hellenismos. Translated and adapted by Mano and Lesley Madytinos.
[2] The Supreme Council of Ethnikoi Hellenes. Frequently asked questions
about the Ethnic Hellenicreligion and tradition.
[3] Brunwasser, Matthew. Letter From Greece: The Gods
Return to Olympus. Volume 58 Number 1,
January/February 2005
Intervista:
Daphne Varenya Eleusinia, intervista via email, 27th Marzo 2013